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San Francisco: un giorno nella Golden City

San Francisco è una città unica. Visitarla significa lasciarci per sempre un pezzo del vostro cuore. Bastano poche ore tra i suoi saliscendi a picco sulla baia per sperimentare una sensazione unica. Per noi, in giro per gli Stati Uniti da due settimane, era come ritornare a casa.

Vista sulla baia di San Francisco

Visitare San Francisco in un solo giorno e cercare di coglierne l’essenza non è certo scontato: noi ci abbiamo provato seguendo l’itinerario che vi proponiamo in questo articolo!

Prima di partire, un consiglio importante: le tappe proposte possono chiaramente essere visitate in qualunque ordine preferite, ma assicuratevi di lasciare per ultimo il Golden Gate Bridge, in modo da poterlo ammirare al tramonto!

CHINATOWN

Lo sapevate? Il quartiere di Chinatown a San Francisco è la più grande comunità cinese al di fuori dell’Asia, contando un totale di circa 100.000 abitanti. È anche la più antica degli Stati Uniti, risalendo addirittura al 1848.

La nostra giornata a San Francisco inizia dal meraviglioso portale di ingresso a Chinatown, la porta del drago, che simbolicamente interrompe la continuità di Grant Avenue dando inizio a uno dei quartieri più famosi della città.

Superato il meraviglioso portale, ci lasciamo alle spalle l’America per essere catapultati direttamente in un angolo d’Oriente!

Entriamo in un dedalo di coloratissime strade e viali: è veramente difficile stancarsi di scattare fotografie ai lampioni dalle intricate fantasie, alle onnipresenti lanterne rosso acceso e agli sfavillanti murales, incredibilmente contrastanti con lo skyline del Financial District e con la Transamerica Pyramid, che con la sua mole imponente ci ricorda di essere ancora su suolo americano.

Proseguendo lungo Grant Avenue, superiamo un paio di isolati e ci troviamo di fronte a uno degli edifici più iconici non solo di Chinatown ma anche di San Francisco, il Sing Chong Building.

Pochi passi ancora e ci troviamo a passeggiare lungo le vie che costituiscono il cuore pulsante del quartiere, come Waverly Place. Nel frattempo, passiamo accanto alla bellissima Old Saint Mary’s Cathedral, risalente a metà Ottocento: pensate che all’epoca era l’edificio più alto della città!

NEI DINTORNI DI CHINATOWN…

Se, come noi, visiterete Chinatown in una calda mattinata di sole, vi verrà sicuramente sete; perché non rinfrescarsi con un ottimo bubble tea? In tal caso Plentea, lungo Kearny Street e vicino al Dragon Gate, farà sicuramente al caso vostro!

Mentre vi recate a prendervi una (meritatissima) bevanda, non perdete l’occasione di ammirare la Transamerica Pyramid!

Dopo aver gustato un’ottima bevanda fredda, ci rendiamo conto che il tempo stringe! È tempo di lasciare Chinatown e di incamminarci, direzione Telegraph Hill e Coit Tower.

VALLEJO STEPS, TELEGRAPH HILL E COIT TOWER

Lasciata alle spalle Chinatown, imbocchiamo la Broadway e poi Montgomery Street fino a raggiungere i Vallejo Steps, una meravigliosa scalinata impreziosita da lussureggianti giardini terrazzati dalla quale si gode di una meravigliosa vista sulla baia e sul Bay Bridge, uno dei landmark di San Francisco.

Forse è proprio qui che, per la prima volta, abbracciando con lo sguardo le colline della città, i suoi saliscendi, la sua natura lussureggiante e i meravigliosi colori di case e giardini, ci sentiamo accolti e felici! E non sarà in alcun modo l’ultima volta che sperimenteremo questa sensazione!

Regalatoci il giusto tempo per godere del panorama e per scattare qualche fotografia, ci incamminiamo lungo Kearny Street, da dove possiamo ammirare la Coit Tower. Proseguite fino al termine della strada se volete raggiungere la sommità della collina ove è posta la torre: troverete una piccola scalinata immersa tra case e giardini, i Filbert Stairs.

NORTH BEACH E WASHINGTON SQUARE

Noi decidiamo invece di regalarci una passeggiata nel quartiere di North Beach, dove risiede la storica comunità italoamericana di San Francisco; strade come Union St, Vallejo St, Green St e Columbus Avenue offrono un’ampia varietà di locali caratteristici, come lo storico Caffè Trieste, locale dove Francis Ford Coppola scrisse la sceneggiatura del film Il Padrino.

Arriviamo infine a Washington Square, ampio spazio verde coronato dall’imponente presenza della Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, nota per essere uno dei principali centri di aggregazione della comunità italoamericana del quartiere e luogo del primo matrimonio di Joe DiMaggio (la successiva unione tra lo stesso Joe DiMaggio e Marylin Monroe si tenne con rito civile, ma i due posarono comunque per alcuni scatti sui gradini della chiesa).

FISHERMAN’S WHARF E PIER 39

Ci incamminiamo lungo Powell St fino a raggiungere la zona di Fisherman’s Wharf, non prima di aver incrociato la famosissima Lombard Street e aver scorto, in lontananza, le famigerate curve lastricate che l’hanno resa famosa in tutto il mondo.

Arrivati finalmente sulle sponde della Baia di San Francisco, scorgiamo in lontananza la tristemente nota isola di Alcatraz, con l’edificio della prigione arroccato sulle sue nude rocce (è possibile raggiungere l’isola e visitarla, prendendo il traghetto dal Pier 33, all’estremità sud-est di Fisherman’s Wharf).

Ma le sorprese non finiscono qui: un nutrito gruppo di leoni marini si presta a essere fotografato e ammirato dai turisti, tra i moli 39 e 41; lo spot di osservazione del Pier 39 è sicuramente più vicino agli animali, ma anche molto più affollato: se cercate un po’ più di pace la troverete sul molo 41.

A questo punto, probabilmente, sarà ora di mettere qualcosa sotto i denti: noi abbiamo preso un enorme panino al granchio da Sabella & La Torre (che vi consigliamo assolutamente), proprio accanto all’insegna Fisherman’s Wharf! E per rendere l’esperienza ancora più autentica, ce lo siamo gustati al sole, ammirando uno dei tanti artisti di strada che si esibiva.

CABLE CAR E LOMBARD STREET

Se dovessimo scegliere le attrazioni in assoluto più iconiche di San Francisco, probabilmente sarebbero tre: il Golden Gate, Alcatraz e i saliscendi solcati dalle Cable Car!

Nella zona di Fisherman’s Wharf si trovano due dei tre capolinea delle linee storiche attualmente rimaste: uno all’incrocio tra Bay St e Taylor St e l’altro nei pressi dell’Hyde Street Pier.

Noi, per poter dedicare un po’ più di tempo al Golden Gate Bridge, decidiamo di limitarci a scattare qualche fotografia alle bellissime carrozze e ammirare la ruota girevole in legno che consente di invertirne il senso di marcia una volta giunte al capolinea; se decidete di optare per un giro sullo storico mezzo di trasporto, il biglietto one way costa 8 dollari, ma potete anche considerare l’acquisto del MUNI pass di un giorno, dal costo di 13 dollari a persona (vi segnalo anche la possibilità di scaricare l’app MUNI mobile per poter gestire tutto dal telefono).

Che scegliate di percorrere il percorso a piedi o utilizzando una delle due linee consigliate delle Cable Car, la prossima fermata del nostro serratissimo tour è la scenografica Lombard Street e i suoi otto tornanti, che consentono (in parte!) di superare il dislivello di Russian Hill.

Se decidete di affrontare la salita a piedi, preparatevi a una vera e propria scalata: la strada è davvero ripida!

Giunti in cima, vi consiglio di ammirare le curve di Lombard Street sia dal basso che dall’alto, per poter godere di entrambe le prospettive!

THE PAINTED LADIES

Una volta ammirati i tortuosi tornanti lastricati di Lombard Street, ci affidiamo questa volta al trasporto pubblico per raggiungere la zona di Alamo Square e le Painted Ladies: prendete le linee 49/90 da Van Ness Ave & Chestnut St fino a Mcallister St & Van Ness Ave, dove potrete godere della vista del City Hall, per poi prendere la linea 5 e scendere a Mcallister St & Pierce St.

Una volta a destinazione, ci attende una breve passeggiata fino ad Alamo Square: non ci stanchiamo mai di ammirare le tantissime case in stile vittoriano che impreziosiscono il quartiere!

Per godere appieno della vista delle famose Sette Sorelle, come vengono anche chiamate affettuosamente queste bellissime dimore, un consiglio che possiamo darvi è quello di rimanere all’interno del parco posto al centro di Alamo Square.

In questo modo, ammirandole dall’alto, potrete stupirvi dell’incredibile contrasto tra i coloratissimi edifici vittoriani, in basso, e lo skyline del Financial District a fare da sfondo!

Scattate una miriade di fotografie alle Painted Ladies, decidiamo di dedicare ancora un po’ di tempo alla zona circostante e ai bellissimi edifici vittoriani che la popolano: ci incamminiamo quindi lungo Fulton St e le sue bellissime case dai molteplici colori, fino a intersecare Masonic Ave, dove prenderemo l’autobus 43 che ci porterà, in direzione Golden Gate, verso le ultime tappe della nostra giornata.

YODA FOUNTAIN E PALACE OF FINE ARTS

Il nostro itinerario lungo le vie della Golden City sta per terminare, ma prima di poter (finalmente!) ammirare coi nostri occhi il Golden Gate Bridge, ci fermiamo a metà strada nella zona di Presidio: se siete, come me, fan di Star Wars non potrà mancare una brevissima sosta alla sede di Lucasfilm, dove una statua del maestro Yoda domina una piccola fontana.

Trovandoci in zona, non poteva ovviamente mancare una breve deviazione fino al Palace of Fine Arts e al suo piccolo lago, a soli 10-15 minuti a piedi dalla statua di Yoda e appena al di fuori del parco del Presidio.

Costruito originariamente in legno e intonaco per l’esposizione internazionale Panama-Pacific del 1915 (tenutasi per celebrare il completamento del canale di Panama e per offrire alla città un’occasione di riscatto dopo il terremoto del 1906), fu poi ricostruito fedelmente in materiali più duraturi negli anni ‘60.

ULTIMA TAPPA: IL GOLDEN GATE BRIDGE

Prendiamo l’autobus n.28 che ci conduce, in una decina di minuti, davanti al Golden Gate Bridge Welcome Center, dove potrete acquistare dei bellissimi souvenir; da non perdere, a fianco dell’edificio, la sezione di uno dei cavi portanti del ponte!

Siamo ormai quasi all’ora del tramonto: ci incamminiamo lungo il California Coastal Trail fino a imbatterci nello scenografico sentiero, a picco sull’oceano, che scende verso Marshall’s Beach.

Vi assicuro che, una volta giunti sulla spiaggia, lo spettacolo è assicurato: il sole morente colpisce la baia e il Golden Gate si accende di una sfumatura meravigliosa, mentre le onde dell’oceano colpiscono gli aspri scogli che costellano la battigia.

Ci fermiamo a riflettere, mentre il Sole inizia a spegnersi nella vastità del Pacifico: ammirare il tramonto e le ultime luci del giorno che entrano nella baia attraverso il ponte è un’esperienza indimenticabile, ma rappresenta solo il coronamento di un viaggio, anche se di una giornata, attraverso le meraviglie di una città che saprà emozionarvi come poche altre.

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