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Il Quartiere Francese di New Orleans: 7 curiosità

Tranquillo e assopito la mattina, vibrante e ricolmo di energia la sera. Palazzi dai colori accesi che nascondono oscuri segreti al loro interno. Il Quartiere Francese di New Orleans è un luogo di forti contrasti, figli della sua storia secolare e dei grandi stravolgimenti che l’hanno visto protagonista. Scopriamo insieme alcune curiosità di questo piccolo angolo (molto!) europeo d’America!

1) QUARTIERE FRANCESE O QUARTIERE… SPAGNOLO?

La città di New Orleans venne fondata nel 1718, con il nome originario di La Nouvelle-Orléans, adottando fin da subito l’impianto a scacchiera che ancora oggi caratterizza il quartiere. Eppure, ben poco è rimasto dalla fondazione della città!

Circa 50 anni dopo, infatti, l’intera Louisiana passò sotto la dominazione spagnola, che iniziò a imporre i propri canoni architettonici nella realizzazione di nuovi edifici.

Il colpo di grazia arrivò infine nel 1788 e 1794, quando due grandi incendi devastarono interamente il Quartiere Francese: tutti gli edifici vennero ricostruiti, adottando ovviamente lo stile iberico! Come se non bastasse, il governo impose delle stringenti regole antincendio nella realizzazione di nuovi edifici: tutti i palazzi dovevano essere rivestiti di stucco, in modo da offrire una maggiore resistenza alla propagazione delle fiamme!

Ecco quindi che, attualmente, i meravigliosi edifici dai colori pastello adornati di intricate decorazioni in ferro battuto riflettono lo stile coloniale spagnolo, e non di certo quello transalpino!

Casa coloniale con gallerie, Quartiere Francese di New Orleans

Se volete ammirare le ultime vestigia di ciò che fu il Quartiere Francese prima degli incendi e della ricostruzione, alcuni edifici da appuntarvi sono il vecchio Convento delle Orsoline e il Lafitte Blacksmith Shop Bar, entrambi realizzati prima del 1788.

2) L’ACQUISTO DELLA LOUISIANA

Fino al 1803 gli Stati Uniti d’America, fondati nemmeno trent’anni prima, occupavano “solo” la porzione atlantica del loro attuale territorio.

Il 30 aprile dello stesso anno, Robert Livingston firmava a Parigi il trattato oggi noto come “L’acquisto della Louisiana”: Arkansas, Missouri, Iowa, Oklahoma, Kansas, Nebraska, parte del Minnesota, la maggior parte del Dakota del Nord, il Dakota del Sud, la parte nord-est del Nuovo Messico, l’estremità nord del Texas, parte del Montana, il Wyoming, la zona ad est del Colorado e una porzione della Louisiana, inclusa la città di New Orleans, divennero parte degli USA, raddoppiando di fatto la superficie della nazione!

Ma cosa c’entra il Quartiere Francese in tutto questo? Uno dei suoi edifici più famosi, The Cabildo, che potete ammirare accanto alla maestosa facciata della Cattedrale di St Louis, ospitò la cerimonia ufficiale di trasferimento delle terre della Louisiana dalla Francia agli Stati Uniti!

3) GALLERIE O BALCONI?

Mettete piede in Bourbon o Royal Street e vi accorgerete subito che moltissime case del Quartiere Francese sono riccamente decorate con intricate strutture in ferro battuto. Ma fate attenzione a non chiamarle balconi, o un local di passaggio potrebbe guardarvi male!

Infatti, se prestate attenzione noterete che, molto spesso, quelli che noi chiameremmo semplicemente balconi hanno dei pali di supporto in ferro: gli abitanti di New Orleans si riferiscono a essi chiamandoli gallerie!

I balconi sono invece le strutture sprovviste di pali di sostegno!

Tenete bene a mente questa informazione perché vi sarà fondamentale per evitare figuracce quando passeggerete col naso all’insù per le vie del Quartiere Francese ammirando le gallerie, o i balconi (si scherza, ovviamente)!.

Quindi, avete trovato le gallerie e i balconi in questa foto scattata su Royal Street?

4) QUARTIERE FRANCESE O QUARTIERE… ITALIANO?

All’inizio di questo articolo ho definito il Quartiere Francese di New Orleansangolo molto europeo d’America” non a caso: pensate che nel 1905 moltissimi degli abitanti (circa un terzo) erano nati in Italia o erano figli di immigrati italiani!

Vediamo se ho capito bene… Quartiere Francese, costruito dagli spagnoli e ora abitato da italiani: eccovi servita la ricetta per ricreare un piccolo angolo del Vecchio Continente negli Stati Uniti!

Ma come si arrivò a questa situazione? In seguito all’acquisto della Louisiana, iniziarono a giungere in città numerosi americani anglofoni, che si stabilirono al di fuori del Quartiere e al di là di Canal Street: con il tempo, quindi, il centro della vita cittadina iniziò a spostarsi e il Quartiere Francese divenne la parte meno attrattiva della città.

Gli affitti economici favorirono lo stabilirsi degli immigrati dall’Italia (e, in misura minore, dall’Irlanda).

Se a tutto ciò sommiamo lo spopolamento degli ultimi abitanti di origine creola dovuto alla chiusura, nel 1917, del quartiere a luci rosse e al conseguente arrivo di prostituzione e malaffare, il Quartiere Francese divenne la parte più appetibile per chi, come gli immigrati, aveva scarse disponibilità economiche.

È questo il contesto in cui il misterioso The Axeman, brutale serial killer, compì una lunga serie di omicidi ai danni della comunità italoamericana del quartiere; scopritene la storia nel nostro articolo “New Orleans Ghost Tour: a spasso nella città più infestata d’America!”

5) IL CAFÉ DU MONDE

Il Café du Monde, fondato nel 1862, e i suoi famosi beignets dovrebbero rientrare automaticamente in qualsiasi bucket list di New Orleans che si rispetti.

Addentare un beignet mentre si ammira la splendida St Louis Cathedral è un’esperienza unica. Ancor più unico è farlo evitando di riempirsi maglietta e pantaloni di zucchero a velo!

Ebbene, se anche voi non vedete l’ora di gustare questa prelibatezza, diventata ormai uno dei simboli della cultura culinaria della Louisiana, sappiate che il Café du Monde è aperto tutti i giorni dell’anno (fino a pochi anni fa era aperto 24 ore su 24), a eccezione di Natale e… quando un uragano rischia di travolgere la città!

Altra piccola curiosità: pensate che, poche settimane dopo il passaggio del devastante uragano Katrina nel 2005, il Café du Monde fu una delle prime attività in città a riaprire, quasi come simbolo della volontà di New Orleans di risollevarsi e tornare alla normalità!

Vi è venuta improvvisamente voglia di addentare un beignet? Potete comprare il preparato per realizzarli sul sito ufficiale del Café du Monde!

6) L’EPICENTRO DELLA VITA NOTTURNA

Uno dei motivi per cui New Orleans è famosa in tutto il mondo è, senza dubbio, la sua vivace vita notturna. Sapevate che la città, e in particolar modo il Quartiere Francese, possiedono il più alto numero di bar e locali pro capite di tutti gli Stati Uniti? Non avrete di certo difficoltà a trovarne uno che soddisfi i vostri gusti!

Consiglio personale, non limitatevi alla sola Bourbon Street: date un’occhiata anche alla meno frequentata ma altrettanto vivace Frenchmen Street, animata da numerosi locali con musica jazz dal vivo!

In entrambi i casi, sarete comunque in ottime mani: si ritiene infatti che New Orleans sia la culla dei moderni cocktail, e che sia stato il famoso Sazerac il primo drink miscelato della storia!

7) GRAZIATO DALL’URAGANO

29 agosto 2005. L’uragano Katrina colpisce duramente New Orleans, provocando la scomparsa di oltre 700 persone e sommergendo l’80% della città sotto una spessa coltre d’acqua, che arrivava anche a due o tre metri in alcuni quartieri.

Il Quartiere Francese fu una delle pochissime zone della città interamente risparmiate dal disastro, trovandosi (di poco) sopra il livello del mare! Parlate con qualsiasi abitante della città e vi accorgerete di come la terribile memoria di questo evento sia impressa ancora oggi nei loro occhi.

Ma in mezzo a un mare di tristezza e malinconia, uno sprazzo di felicità e speranza: le amate strade del Quartiere Francese, luogo di contraddizioni e misteri, meraviglioso scrigno del passato della città, sono state risparmiate. 

E la città e i suoi abitanti sapranno risollevarsi, come sempre hanno fatto.

Dopo i grandi incendi del 1788 e 1794.
Dopo le epidemie di fine Settecento.
Spezzate le catene dell’oppressione e della schiavitù.
E ora, dopo la tempesta.

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