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I fienili di Cima Rest, tra fascino e storia

Immaginate un vasto altopiano, tappezzato di pascoli rigogliosi e fiori dai colori vivaci. Un altopiano sospeso tra le montagne che circondano il Lago di Garda. Un luogo dal fascino immutabile, raggiungibile dopo un lungo percorso in auto tra strade che serpeggiano nei boschi. È proprio lì che, tra il verde brillante dei prati e gli accesi fiori dai mille colori, fanno capolino antichi fienili, che sembrano appartenere a un’altra epoca…

Centinaia di minuscole goccioline d’acqua imperlano il parabrezza dell’auto, quando mancano ormai pochi chilometri a Cima Rest. Il Sole prova a bucare la coltre biancastra di nuvole, sinora con scarso successo…

Percorriamo l’ultima delle tante, tantissime curve che ci hanno accompagnato fin da casa: la strada ora si addolcisce e inizia a scendere dolcemente verso la parte più bassa del pianoro, come se volesse invitarci verso il suo tesoro più prezioso, ciò che lo distingue da tutto il resto dell’arco alpino.

Benvenuti ai Fienili di Cima Rest!

fienili di Cima Rest

Ci troviamo a circa 1200 metri di altitudine, in un angolo sperduto della remota Val Vestino, in provincia di Brescia.

La vallata, incastonata tra creste impervie e raggiungibile solo attraverso strade tortuose e poco trafficate, ha custodito per secoli una dimensione quasi fuori dal tempo. Il suo isolamento geografico e politico — rimasta a lungo sotto il dominio austriaco e tagliata fuori dalle rotte commerciali — ha fatto sì che le tradizioni, l’architettura e i ritmi di vita si conservassero intatti fino a oggi.

📍I fienili sorgono nel Comune di Magasa, che con 102 abitanti è il meno popoloso dell’intera Provincia di Brescia!

UN PO’ DI STORIA

Dicevamo… Ma certo! I nostri misteriosi fienili, che impareremo a conoscere meglio nel corso dell’articolo, rappresentano un unicum nel panorama storico e architettonico dell’intera regione delle Alpi italiane!

Gli edifici che possiamo ammirare a Cima Rest, infatti, sono stati realizzati tra il XV e il XVI secolo, ma il modello costruttivo che li caratterizza è ben più antico!

Alcuni storici ritengono, addirittura, che le caratteristiche dei fienili siano da ricondurre allo stile costruttivo del popolo dei Longobardi, che colonizzò l’area nei primi secoli dopo Cristo.

Complice il notevole isolamento geografico della zona, dovuto anche all’assenza di una vera e propria strada carrozzabile fino agli anni ’60 del Novecento, i fienili mantennero intatta la loro antica identità, sopravvivendo imperturbati ai successivi sconvolgimenti storici.

Quello che possiamo osservare e toccare con mano a Cima Rest è uno straordinario (e unico) pezzo di storia, conservatosi nei secoli in questo sperduto angolo della Provincia di Brescia!

Ma cosa rende davvero unico questo luogo? È ora di scoprirlo!

fienili di Cima Rest

SCOPRIAMO COME SONO REALIZZATI I FIENILI!

Pietra, legno e steli di frumento: questo è tutto ciò che serve per creare i fienili, straordinari esempi di ingegno e semplicità

Parcheggiamo la macchina nel minuscolo spiazzo al termine della strada. Siamo le uniche persone in questa piovosa mattinata di metà aprile, e la primavera sembra ancora imbrigliata dagli ultimi rigori invernali.

Non serve camminare per poter ammirare i fienili: sono lì, immobili contro il cielo grigio, il tetto in paglia inzuppato d’acqua. Eppure, trasmettono una sensazione di pace, di sicurezza, hanno l’aria di casa.

I fienili di Cima Rest sono incredibilmente particolari, diversi e unici rispetto agli altri edifici alpini.

Il loro tetto, estremamente aguzzo e con falde molto inclinate, è interamente ricoperto da fasci sovrapposti di steli di frumento coltivati in altura. Il frumento ricopre tutto, arriva fin quasi a terra, riveste persino le finestre: più che una casa vera e propria, la forma dell’edificio ricorda quella di una tenda!

Questo aspetto è cruciale per la loro funzione: in un’epoca del tutto lontana dalla nostra, trattenere il calore e isolare l’edificio dall’umidità era ben più complicato. Ecco il motivo per cui lo spessissimo tetto in paglia ricopre tutto, persino la facciata della casa!

L’attenzione ai dettagli costruttivi è davvero affascinante: per la realizzazione dei tetti poteva essere impiegata soltanto paglia ricavata dal grano coltivato in montagna. Quello che cresce in pianura sarebbe infatti marcito dopo ben poco tempo!

fienili di Cima Rest

Il tetto, estremamente spiovente, aveva il compito di far scivolare neve e pioggia, proteggendo il prezioso contenuto del fienile: al piano superiore si trovava infatti il deposito vero e proprio del fieno, mentre il piano terra ospitava la stalla per gli animali o un piccolo magazzino.

QUALCHE CURIOSITÀ

🏛️ Museo etnografico
All’interno di uno dei fienili più grandi è ospitato un piccolo museo che raccoglie utensili, fotografie e documenti sulla vita quotidiana in quota, offrendo un tuffo nelle antiche pratiche agricole della Val Vestino.

🔭 Astronomia in quota
Grazie alla quota e all’assenza di inquinamento luminoso, accanto ai fienili è sorto un osservatorio astronomico: le notti limpide sul pianoro regalano straordinarie visioni di stelle, pianeti e galassie.

❄️ Microclima del fienile
Grazie alle pareti spesse in pietra e ai tetti in paglia, all’interno dei fienili si crea un microclima particolarmente fresco in estate e relativamente mite in inverno, ideale per conservare il fieno senza bisogno di particolari interventi di ventilazione.

🐝 Nido per la biodiversità
Gli interstizi tra le travi lignee e le crepe nei muri a secco offrono rifugio a piccoli uccelli (come il fringuello alpino) e insetti benefici, trasformando i fienili in veri e propri “hotel” naturali per la fauna locale.

🛖 Festival del pagliaio
Fino agli anni ’50, durante la raccolta del fieno si teneva una piccola festa nel piazzale dei fienili: la popolazione locale innalzava strutture di paglia decorate, ballava danze tradizionali e organizzava un pranzo comunitario a base di formaggi e salumi locali.

🌾 Antica calibratura del fieno
Gli anziani pastori raccontano che un fienile fosse considerato “ben costruito” quando, bussando sul muro esterno, si sentiva un suono cupo e “rotondo”: era il segno che lo spessore delle pietre garantiva la giusta umidità per il foraggio.

fienili di Cima Rest

LA VALLE DELLE STREGHE

Già in epoca medievale, i pastori parlavano della Val Vestino e della zona di Cima Rest come di una terra “dove le ombre danzano”: i riflessi lunari sui prati umidi e i giochi di luce fra i faggi creavano sagome sfuggenti, tanto che molti giuravano di aver visto figure femminili volteggiare tra gli alberi…

Verosimilmente, il notevole isolamento geografico e l’aspetto selvaggio del luogo contribuirono, nei secoli, ad alimentare la reputazione di questi luoghi come dimora di streghe, orchi, stregoni e diavoli: ecco che nacque il soprannome “Valle delle Streghe“.

Queste credenze popolari si sono talmente radicate nella credenza popolare che, fino a pochi decenni or sono, gli abitanti della zona di Cima Rest erano soprannominati “striù“, ovvero stregoni.

Noi abbiamo trovato tutto ciò incredibilmente affascinante, al punto da aver recuperato alcune leggende locali legate al mondo “magico” della Val Vestino: eccone alcune!

🧙‍♀️ Il Bus de la Strìa
Tra le rocce a nord del pianoro si apre una piccola cavità conosciuta come “Bus de la Strìa” (‘Buco della Strega’). Si racconta che fosse l’entrata segreta al covo delle fattucchiere, dove venivano raccolte erbe e si tramandavano formule di guarigione. Ancora oggi, chi passa vicino alla spelonca avverte un lieve brusio d’aria, tremulo sospiro di antiche ritualità.

🍄 Il Cerchio delle Streghe
Nei prati intorno ai fienili, in primavera ed estate possono spuntare cerchi di alcune specie di miceti (i cosiddetti “cerchi delle streghe”). Secondo la tradizione popolare, la particolarissima crescita circolare dei funghi sarebbe il segno di un antico portale magico, usato dalle streghe per danzare nel regno fatato e tornare infallibilmente al punto di partenza.

🥾 Il rito delle scarpette capovolte
Per tenere lontani gli spiriti dispettosi, gli abitanti lasciavano all’ingresso del fienile principale un paio di scarpe vecchie, capovolte: simbolo di “cammino ostacolato”, per confondere chi avesse provato a entrare nei locali di notte.

🧌 Il Covolo dell’Orco
Al limitare della foresta, poco distante dal “Bus de la Strìa”, si apre una grotta conosciuta come il Covolo dell’Orco. Secondo la tradizione, un tempo vi abitava un gigante burbero che terrorizzava i pastori con le sue scorribande. Chi osava avvicinarsi udiva il suo respiro profondo e, talvolta, il tonfo dei suoi passi sul pavimento roccioso. Si racconta che solo un coraggioso capofamiglia riuscì a sfidarlo, offrendo in dono un’offerta di alimenti locali: l’Orco, ammansito dalla bontà del cibo, divenne da allora guardiano benevolo dei fienili, allontanando i lupi e i malintenzionati.

panorama su Cima Rest

ITINERARIO ALLA SCOPERTA DEI FIENILI DI CIMA REST

Se vi piace camminare nella natura, ecco a voi un facile percorso che potete seguire per apprezzare l’incantevole bellezza dell’altipiano!

Percorso suggerito: “Anello dei Fienili”

📍 Partenza: parcheggio di Cima Rest (accanto al ristorante “Al borgo di Cima Rest”).

📏 Lunghezza: circa 5 km, ad anello.

⛰️ Dislivello: circa 250 metri (facile).

Durata: 2 ore di cammino tranquillo (senza contare le soste).

🔰 Difficoltà: facile (adatto anche a famiglie).


Tappe principali

🛖 Cima Rest: visita ai fienili storici e al Museo Etnografico (se aperto).

🔭 Osservatorio Astronomico: passa vicino alla struttura, molto interessante anche solo da fuori.

🌄 Sentiero Panoramico: si imbocca un sentiero che taglia tra boschi di faggio e piccoli prati.

✝️ Croce di Cima Rest: un punto panoramico con vista sulla Valvestino e sul Lago di Garda (nelle giornate limpide).

📍 Ritorno: il sentiero scende dolcemente chiudendo il cerchio ai fienili.


Consigli pratici

📅 Periodo ideale: da maggio a ottobre.

🧥 Abbigliamento: scarpe da trekking leggere, giacca antivento (anche d’estate il tempo può cambiare velocemente).

🎒 Cosa portare: acqua, uno snack, e magari un binocolo per l’osservazione degli animali (caprioli e rapaci sono comuni).

📷 Esperienza bonus: se puoi fermarti la sera, l’osservazione del cielo stellato a Cima Rest è straordinaria!

alpeggio a Cima Rest

Se ti può interessare, abbiamo parlato di un altro posto incredibilmente suggestivo vicino a Brescia! Vuoi sapere quale? Non ti resta che cliccare sul bottone che trovi qui sotto…

Lo sapevi che è possibile soggiornare in alcuni dei fienili? Scopri di più al link che trovi di seguito e scrivici per una consulenza gratuita personalizzata!

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