Nascosto e custodito dalle colline che circondano la città di Jaipur, si trova un luogo unico al mondo, dove templi centenari sorgono in una stretta gola tra le alture… Sette vasche raccolgono l’acqua di una fonte sacra per l’induismo, che si dice non si possa mai prosciugare, nemmeno nei periodi di peggiore siccità… Ma a contendere la scena a incredibili edifici e a millenarie acque, troverete ad aspettarvi migliaia di macachi, che si aggirano indisturbati in tutti i meandri della vallata…
Il complesso di templi di Galta Ji è uno di quei luoghi che attraggono irresistibilmente la nostra curiosità di viaggiatori: una meta imprescindibile per chi cerca un viaggio spirituale in India e desidera approfondire la cultura del Rajasthan.
Un intreccio unico di sacralità, splendore architettonico e contatto con la natura, dove riscoprire le radici dell’umanità tramite il contatto con alcuni degli elementi più ancestrali della nostra società: Sūrya, ovvero il Sole, l’acqua che sgorga dalle viscere della montagna e le scimmie, nostri lontani antenati che hanno trovato in questo luogo un modo per stabilire con noi uno stretto contatto, un modo per farci riscoprire la nostra vera identità.
Il nostro viaggio verso le sacre acque del Galta Ji inizia al cospetto di Galta Kund: superata la maestosa porta dipinta rigorosamente di rosa (siamo ancora nella Pink City, dopotutto), veniamo letteralmente scaraventati all’interno di un ampio piazzale brulicante di scimmie, tra le quali tantissimi cuccioli che non ci stanchiamo mai di osservare!


IL TEMPIO DEL SOLE
La nostra strada prosegue in salita, verso il cielo, verso il Sole che brilla e verso il tempio che lo rappresenta, Sūrya Mandir. Costruito nel 1734, l’edificio è perfettamente allineato con la lunga strada che taglia trasversalmente la vecchia città fortificata di Jaipur (la vera e propria città rosa, per intenderci), correndo dalla Porta del Sole (Suraj Pol) alla Porta della Luna (Chand Pol): uno straordinario esempio di urbanistica!
Accompagnati dagli sguardi di scimmie e mucche, a testimonianza di un’India del tutto autentica che in questo luogo è ancora possibile percepire, raggiungiamo il bellissimo Tempio del Sole, arroccato in cima a una collina che domina la città.

Entrati all’interno del piccolo edificio fortificato, riceviamo la benedizione e ammiriamo le meravigliose decorazioni murarie, girando intorno al santuario come da tradizione induista: la luce pomeridiana infuoca le enormi pietre perimetrali, che risplendono come un piccolo Sole in terra.
Chiudo gli occhi. Delicatamente sfioro le ruvide lastre del tempio.
Una sensazione di calore mi pervade.
È la luce del giorno?
O è l’energia che irradia dalla pietra?


Lasciamo Sūrya Mandir e il meraviglioso panorama sulla città alle nostre spalle, rinvigoriti dalla serena spiritualità che trasuda da ogni angolo del tempio, per dirigerci verso la sottostante vallata, incastonata tra le colline e gelosamente sorvegliata da alcune mucche.

I SACRI KUND DI GALTA JI
Il sentiero, questa volta, è in discesa, come discendente è il percorso delle sacre acque che alimentano i sette kund, le sette vasche in cui purificarsi per la preghiera e la meditazione. Nemmeno il tempo di arrivare al cuore del complesso e si palesa di fronte a noi il secondo elemento di questo vero e proprio viaggio alla riscoperta di ciò che ci lega, indissolubilmente, alla natura: improvvisamente, ci troviamo “circondati” da scimmie, a destra, sinistra, in alto, ovunque!
La tentazione è troppo forte e decidiamo di porgere a una di loro, come piccolo segno della nostra gratitudine e riconoscenza per l’accoglienza che ci hanno dimostrato, una banana; non potete immaginare la nostra gioia nel vedere il nostro nuovo amico appartarsi per sbucciare il suo gustosissimo bottino!

Consegnata la nostra modestissima offerta ad Hanuman, divinità scimmia che rappresenta le virtù di saggezza, onestà, forza e giustizia, otteniamo il “lasciapassare” per proseguire nel nostro cammino.
Continuiamo a discendere le scale intagliate e scavate nella nuda roccia dello strettissimo canyon; di fianco a noi si intravedono le vasche ricolme di acqua, pronte ad accogliere i fedeli durante le loro abluzioni.
Un sacerdote ci fa un cenno, ci invita a entrare in un piccolo tempio scavato nella roccia a fianco di uno dei kund, alimentato dal Gaumukh, letteralmente “bocca di mucca”, così come il sacro fiume Gange è alimentato dall’omonimo ghiacciaio.
La sacralità del luogo è percepibile in ogni pietra, in ogni goccia d’acqua, in ogni sguardo dei fedeli presenti. Eppure, il custode del tempio, di fronte al nostro sguardo forse un po’ spaesato, ci accoglie con gioia. È orgoglioso e contento di poterci mostrare il piccolo santuario, il suo mondo, il luogo cui dedica la sua vita.
La luce di Sūrya non arriva fin quaggiù
Qui è il regno della roccia,
delle acque di Gaumukh,
delle scimmie di Hanuman.
Eppure, percepisco lo stesso calore che avevo provato in cima alla collina.
Che sia l’affetto donatoci dal custode dei misteri del tempio?
Il contatto del palmo dei piedi con la fredda roccia bagnata mi riporta alla realtà. Sotto di noi ci attende la vasca più grande, l’ultima, quella in cui si raccolgono tutte le acque, apparentemente indisturbata dalla vita che le scorre intorno, dagli schiamazzi delle scimmie, dai bambini che giocano vicino alla superficie delle sue acque, da chi invece cerca un po’ di tranquillità.

Ma Galta Ji non è ancora finito. A testimonianza dell’importanza che questa angusta valle ricopre per i fedeli del luogo, proseguendo oltre l’ultimo kund ci sono innumerevoli altri templi e santuari, dedicati, ovviamente, ad Hanuman, ma anche a Krishna e Rama…

Proseguendo verso l’uscita, il regno delle acque lascia il posto all’onnipresente sabbia del Rajasthan; mentre spingiamo a fatica il tornello di uscita, semisepolto nel terreno arido, ci voltiamo un’ultima volta verso la splendida facciata che sovrasta l’ultimo dei kund, ormai in lontananza.
La luce del Sole morente,
aggirando le creste dell’aspra vallata,
bacia dolcemente la facciata del tempio,
come se Sūrya, solo e incontrastato in cima alla collina,
volesse ricongiungersi con l’acqua e la terra lontane…

Il complesso di templi di Galta Ji è solo una delle tante meraviglie che è possibile ammirare in India! Ne parliamo in altri articoli!
Lo stato del Rajasthan è letteralmente pieno di altri affascinanti templi e siti religiosi: scopri di più sul sito ufficiale!